Federigo Melis è stato, assieme a Fernand Braudel, il fondatore dell'Istituto Datini. Nel 1967, coinvolgendo un gruppo di eminenti figure del mondo accademico e scientifico italiano ed europeo, decise di aprire un centro – il Centro di Storia Economica “F. Datini”, appunto, come fu chiamato inizialmente - che supportasse le ricerche di storia economica dell'età preindustriale e formasse i futuri studiosi della materia, attraverso dei corsi di specializzazione. La scelta di fondare il centro a Prato non fu certo un caso: era la città di Francesco Datini, il mercante che lasciò il grande archivio nel quale Melis lavorò per anni, riordinandolo e compiendovi le sue più importanti ricerche. Inizialmente, infatti, l'Istituto nacque anche in funzione dell'archivio Datini, con lo scopo di promuovere le ricerche sul notevole patrimonio. L'impegno profuso da Melis, non senza difficoltà, nei pochi anni in cui si poté dedicare all'Istituto (morì nel 1973), ha contribuito a far sì che esso divenisse uno dei maggiori centri di ricerca europei, frequentato e apprezzato da studiosi di tutto il mondo, pur rimanendo molto legato alla città in cui nacque.
Le attività dell'Istituto si sono diversificate nel tempo, ma resta viva l'impronta data dal suo fondatore. Per questo l'Istituto si pregia di conservare l'archivio del professore, donato dalla signora Gabriella Forconi, vedova di Melis, nel 1994. La digitalizzazione dell'archivio e la pubblicazione online dell'inventario non possono che essere un tributo a questa figura così importante per l'Istituto e per la storia economica.